
Prima di parlarti del mio modo di lavorare e del motivo che mi ha spinto a scegliere questo lavoro, ti racconto un pò di me.
Potrei elencarti soltanto tutti i miei studi a partire dal liceo e farti vedere i miei attestati riguardanti la formazione post laurea ma credo che questo non ti racconti nulla di me come persona.
Si, perché ancor prima di essere Nutrizionista, sono donna e mamma, cosa che conta molto nel mio lavoro. Quando lavoro non dimentico mai chi sono e questo mi permette di viaggiare insieme alle mie pazienti con il mio bagaglio di studi ma anche con il mio bagaglio ricco di emozioni personali, che poi risultano essere molto simili alle emozioni di chi conosco, avendo in comune con le mie pazienti proprio una vita personale ricca, frenetica e un pò troppo piena di impegni.
Sono nata e cresciuta con due donne, mia madre e mia nonna, che sono state per me le mie nutrizioniste di fiducia. Sempre attente all’alimentazione corretta e sempre lì ad applicare strategie che hanno funzionato fin da quando ero bambina. Ho sempre mangiato di tutto e di più perché mia madre non mi ha mai proposto alternative e questo mi ha permesso di trovare un equilibrio tra ciò che più mi piaceva e ciò che amavo meno ma che era talmente ricco in nutrienti da non poter rifiutare: pesce, legumi e verdure non potevano mancare, ogni settimana.
Mia nonna mi ha sempre raccontato le sue ricette nei minimi dettagli, ci teneva tantissimo. Certamente non ricordo ogni ricetta nel dettaglio ma l’impronta è rimasta senza dubbio in me.
Tra i ricordi che ho di lei non mancano i suoi deliziosi pasti ricchi di sostanze utili al benessere psicofisico. Le sue polpette, poi, indelebili nella mia mente. Ogni sapore, ogni odore è per noi emozione e queste ce le portiamo dietro fin dall’infanzia, per tutta la nostra esistenza.
Per me la corretta alimentazione è stato un qualcosa di naturalmente presente nella mia vita e ciò mi ha permesso di vivere il lavoro sempre con estrema passione (mi è anche difficile definirlo tale ma lo è, un lavoro e non solo tanta passione).
Ciò che ho sempre voluto fare è trasmettere agli altri la semplicità di una sana alimentazione, senza divieti inutili, privazioni o regole rigide e poco sostenibili nel tempo.
Quando qualcuno vede il modo in cui mi nutro e vede che non rinuncio a nulla, non sa che vengo da anni ed anni di sana alimentazione e questo permette di stare sempre bene nei propri panni senza rifiutare gli alimenti ritenuti da molti causa di sovrappeso. Non è mai un alimento solo ad essere causa di un male, ma l’insieme di scelte che durano mesi e mesi, che diventeranno anni ed anni.
Andiamo un pò indietro nel tempo, ti racconto un pò l’inizio di tutto.
Appena laureata in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana nel 2016, precisamente il 21 dicembre (per me fu il regalo di Natale più bello) mi dedicai ad un secondo progetto: al mio matrimonio. Avevo calcolato tutti i tempi per terminare qualcosa ed iniziare subito qualcos’altro.
Fu un periodo ricco di cambiamenti belli ma faticosi allo stesso tempo.
Nel frattempo continuava la mia formazione post laurea ed ero sempre più entusiasmata dalle nuove conoscenze acquisite. All’inizio del 2018, dopo aver dedicato vari mesi alle diverse prove dell’Esame di Stato dei Biologi, entrai a far parte della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi e nello stesso anno la mia attività professionale ebbe inizio.
Fin da subito, grazie al mio lavoro ho sempre conosciuto più donne che uomini. Questo mi ha permesso, nel tempo, di capire quale fosse esattamente la mia strada e chi volessi effettivamente aiutare a ritrovarsi.
Sempre nel 2018, oltre alla novità lavorativa, un’altra novità prese il sopravvento: a novembre nacque la mia bambina, Sara. Inutile nascondere che l’arrivo di mia figlia stravolse tutti i miei piani personali e lavorativi.
Il mio tempo era tutto dedicato a lei.
A lei che per i primi tre mesi mi ha tenuto sveglia dalla sera alla mattina; a lei che durante il giorno non mi dava tregua; a lei che con i suoi occhietti furbi mi ha fatto conoscere l’amore più puro che ci sia.
Insieme a questa bellissima novità, ho affrontato nello stesso periodo uno dei miei momenti più difficili. Dopo aver vissuto qualcosa che fosse molto ma molto più grande di me, ho potuto pian piano vivere anche la mia Rinascita: tante cose cambiarono e la mia consapevolezza raggiunse livelli molto alti, mai avuti prima. Un periodo che mi ha segnato prima con una tempesta e poi dopo con l’arcobaleno che dopo ogni forte tempesta arriva sempre.
Nel mio lavoro, questa consapevolezza di vita acquisita in quel tempo stravolse il modo di lavorare e tutto era molto più chiaro: non solo diete, peso e bilancia ma tutto ciò che serviva alle mie pazienti per Rinascere. Ascolto diverso e approccio totalmente differente rispetto al classico e a quello che pensavo di dover avere dopo l’Università.
Pian piano ho ricominciato a riprendere la mia vita in mano, anche se da mamma tutto prese un’altra forma e nulla era più come prima, e lavorare da mamma ha segnato per me un nuovo inizio. Decisi di aprire il mio studio di nutrizione, tanto sognato, che mi ha permesso di liberarmi di chiunque volesse approfittare della figura del Biologo Nutrizionista. Ho visto un pò tutto prima di veder nascere il mio posto.
Penso che se non avessi avuto determinate esperienze, oggi non sarei qui a parlarti di Rinascita attraverso la nutrizione. Ne ho viste tante di donne Rinascere e questo mi permette di continuare su questa strada con gli stessi strumenti che ho utilizzato finora perchè rappresentano la chiave giusta, testata e approvata.
Dopo la mia forte esperienza, lavoravo sapendo benissimo cosa provasse chi avevo difronte. Percepivo la fatica delle donne che entravano nel mio studio e la difficoltà da parte loro di gestire tutto ciò che c’era da gestire a casa e fuori casa.
Quando mia figlia iniziò la scuola dell’infanzia, pensai di realizzare un’ altro mio desiderio: donarle un fratellino o una sorellina.
A maggio 2022 nacque Emanuele, un fratellino da sempre già grande. Anche la mia seconda esperienza fu molto molto faticosa.
Alla nascita Emanuele pesava 3,950 kg e questo suo peso è da subito aumentato sempre più. Anche la sua pediatra era incredula: cresceva benissimo con il latte di mamma! Le mie energie erano ridotte al minimo ma sono andata avanti fino allo svezzamento e soltanto dopo ho introdotto del latte artificiale. Rispetto alla prima bambina, allattata per due anni, tutto era molto diverso e non avrei mai potuto vivere la stessa esperienza.
Il mio piccolo gigante sembrava essere più dormiglione della sorella ma, dopo il primo mese di tranquillità, ecco che anche lui dimostrò di essere poco interessato al sonno e tanto curioso di conoscere il mondo fuori. Uscivo ogni giorno perché passeggiare lo calmava sempre, fortunatamente.
Avere due bambini e continuare a lavorare da subito è stata una prova dura per me.
Questa mia seconda esperienza mi è servita molto: ha spostato via tutte le ombre della prima volta.
Due parti naturali ma completamente diversi.
La prima volta, una scelta sbagliata da parte mia mi ha spinto ad affidarmi alle persone sbagliate ed il mio parto è stato davvero brutto perché non ero assistita bene e tutto fin dall’inizio, è stato doloroso.
Quando ti affidi a persone con poco cuore, nessun tipo di formazione accademica può risultare utile.
Ciò che maggiormente ricordo è la mancanza di empatia da parte del personale e questo, per una donna vicina al parto e nel post partum è davvero significativo.
Questa esperienza di vita ha anche cambiato totalmente il modo in cui iniziavo ad approcciarmi alle mie pazienti. Vedevo in loro una donna che come me aveva necessità di affidarsi a qualcuno, qualcuno che la ascoltasse e la vedesse davvero e man mano ho sempre messo più cuore nel mio lavoro e ho sempre affiancato donne nel loro percorso verso il benessere.
Con l’arrivo di Emanuele tanto sole è entrato in me, quasi a volermi dire: c’è sempre una Rinascita, basta trovare lo spazio e le persone giuste a cui affidarsi e, sopra ogni cosa, occorre credere di potercela fare ma mai soli.
Da quando anche il mio piccolo va al nido, una nuova fase lavorativa ha avuto inizio per me.
Non vedevo l’ora!
Intere mattine dedicate esclusivamente al lavoro. Quasi non ci speravo più. E’ stata talmente tanta l’energia consumata dai miei bambini che ad un tratto ho rischiato di credere di non averne più, nemmeno un briciolo per me stessa. Invece, eccomi qui, ancor più carica di prima e con ancora più progetti di prima.
Ora che hai saputo chi sono direi che sia arrivato il momento di parlarti anche del mio modo di lavorare.
La mia esperienza con i pazienti avuti finora mi ha indirizzato sempre più verso l’educazione alimentare.
Ho potuto capire quanto questo tipo di educazione manchi e quanto, a causa dell’enorme confusione intorno al mondo della nutrizione, siano diffuse delle idee sbagliate che non portano ad un nessun risultato duraturo nel tempo.
Senza le basi dell’educazione alimentare, nessun percorso potrebbe mai andare avanti per molto tempo.
Senza questa base solida, potresti perdere dei kg, magari anche molto velocemente come molti ti fanno vedere ma le mie domande sono: “cosa farai dopo?” “come gestirai i tuoi pasti o in quale modalità assocerai gli alimenti?”.
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